Restauro Torino, Corso G. Ferraris 31 - Casa della Vedova

Casa della Vedova, 1882, progettata dall’ing. Camillo Riccio Corso G. Ferraris 31 – Restauro Torino facciate su strada, lavoro eseguito nel 1994. Direttore dei lavori: Studio Quallio

La facciata principale è costituita al piano terra da un basamento finito a intonaco spruzzato finta pietra e da tre piani a intonaco tinteggiato a calce e terra naturale, tonalità giandolino.
La scansione orizzontale è data da uno zoccolo in pietra di luserna e da cornici marcapiano modanate in polvere di marmo. A coronamento della facciata si trova una cornice dentellata su cui si innestano le mensole in cemento naturale a sostegno della pantalera. Lesene in polvere di marmo riccamente decorate ritmano verticalmente il prospetto.
Le aperture sono contornate da cornici in polvere di marmo orecchiate, da cappelli e frontoni e presentano davanzali modanati e mensolati. Balconate e mensole sono in pietra di luserna e i parapetti in pietra tenera e ferro. Al piano terra le ampie aperture con inferriata presentano semplici cornici e sono alternate da due nicchie con cornice e frontone contenenti due statue e dall’ingresso principale, con rosone e ricche decorazioni.

Degradi riscontrati

La facciata non era mai stata sottoposta a interventi di manutenzione e presentava intonaco ammalorato per circa il 30% della superficie e numerose lacune.

I balconi dei primi piani presentavano alcuni pilastrini in pietra tenera consumati dalle intemperie.

Cornici, modanature, fregi e lesene si presentavano molto degradati e nel cornicione mancava una mensola.

Gli infissi lignei, le parti in ferro e le lattonerie erano in avanzato stato di degrado a causa della mancata manutenzione.

Lavorazioni eseguite

Dopo aver preparato la superficie, con asportazione parti ammalorate e idrolavaggio delle superfici, con particolare attenzione per le parti lapidee, sono stati ripristinati gli intonaci con grassello di calce e sabbia e tutte la parti in rilievo con grassello di calce e polvere di marmo.

La mensola mancante è stata sostituita con una riprodotta in cemento con armatura, sulla base dello stampo delle mensole originali.

La facciata è stata poi tinteggiata con una pittura di grassello di calce e terre coloranti naturali il fondo in tonalità giandolino e gli elementi decorativi con colore terra ombra naturale, in coerenza con le tracce dei colori originali. In seguito, sulle parti in rilievo e sul basamento è stata fatta una spruzzatura policroma con doppia filettatura a imitazione della pietra.

Le statue in stucco sono state lavate e scialbate a calce.

Le parti in legno sono state trattate con smalto sintetico impregnante e riempitivo; le parti in ferro sono state trattate con antiruggine e verniciate con smalto protettivo sintetico; la lattoneria è stata sostituita.